Breve storia della piccola squadra pugliese della prima categoria Arboris Belli e della sua città Alberobello
Tutti (o quasi) abbiamo visto almeno una volta, anche in tv, un trullo, quella strana costruzione in pietra a forma di cupola e presente soprattutto nella zona della Valle d’Itria, in Puglia.
C’è una città che addirittura può vantare un numero di oltre 1500(!) edificazioni risalenti al XXVII secolo: questo comune è Alberobello, che con i suoi trulli è stato dichiarato Patrimonio Mondiale dell’Umanità dall‘UNESCO.
UNA SQUADRA DAL NOME INCONFONDIBILE
Ma Alberobello, per noi amanti del calcio e specialmente di Football Manager, può essere conosciuta solo per la sua bellezza architettonica? Certo che no! In questa città è presente infatti una società calcistica denominata Arboris Belli, il cui nome deriva dal nome storico della città: Sylva Arboris Belli.
Fondata nel 1979 con il nome ASD Trulli e Grotte, dal 2019 ha cambiato denominazione, voluta dall’attuale presidente Vincenzo Pizzarelli, legato fortemente al suo territorio.
UNA ROSA DI CATEGORIA
L’attuale rosa presente nel database (scaricabile tramite il seguente link: https://bit.ly/2xZo7tH) può contare diversi under ed alcuni elementi che hanno alle spalle già diversi anni di carriera. Il giusto mix che garantisce un equilibrio tra esperienza e gioventù.
Meritano di essere menzionati, tra gli altri, Mauro Agostino, classe 1990, capitano della squadra alberobellese, che forma con Luca Calicchio (classe ’84 ed una grande esperienza nelle squadre dei trulli) lo zoccolo duro del centrocampo.
Sono presenti inoltre il portiere classe ‘98 Fabio Loliva, che ha militato nelle juniores del Trapani e vanta già gettoni di presenza in Eccellenza e Serie D; Francesco Di Cosola, punta del ’99, che ha esordito in serie C con la maglia del Monopoli nella stagione 17/18; Mattia Di Tano, ventenne terzino destro/sinistro e considerato “il miglior terzino dell’Eccellenza in futuro”.
LA SCALATA VERSO IL SUCCESSO
Nei suoi 40 anni di storia l’Arboris Belli non è mai riuscita ad imporsi a livello calcistico, navigando tra Promozione e Prima Categoria Regionale Pugliese. In questa serie militava prima della sospensione causa Covid-19, a -3 punti dalla prima posizione. Perché quindi non farsi conoscere, non solo come meta turistica, ma anche come protagonista nei maggiori campionati italiani?
Sta a voi, manager, tentare la scalata verso la gloria e magari far sentire, ai 600 tifosi dello stadio Scianni-Ruggieri di Alberobello, la dolce musica della Champions League!
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