Quale squadra allenare in Serie A 2018/19? La panoramica.

Quale squadra allenare in Serie A

Un’altra estate è volata e con essa un’altra frenetica sessione di calciomercato.

I club di serie A hanno messo a segno colpi importanti, riconsegnando al campionato un po’ di quel lustro e appeal che negli ultimi anni aveva perso: Cristiano Ronaldo alla Juventus, la Roma che riporta in patria Pastore e punta su giovani come Coric e Kluivert (giocatori che quasi ogni allenatore lungimirante di FM conosce), lo scambio Higuain/Caldara-Bonucci, Ancelotti a Napoli, Boateng al Sassuolo, Modric e Vidal all’Inter…ah no quello no.

Per tutti voi che avete ancora dubbi su quale squadra utilizzare per avviare la vostra carriera, in questa guida troverete una piccola panoramica su tutte le squadre della massima serie sperando di poter facilitare la vostra scelta:

Atalanta

La formazione bergamasca da un paio d’anni incanta la serie A grazie al calcio veloce e offensivo applicato da Mister Gasperini. I bergamaschi vengono considerati ormai un modello da seguire per tante altre società anche al di fuori del bel paese: l’accademia con sede a Zingonia si posiziona stabilmente fra le top 10 scuole calcio d’Europa da svariati anni. Una consolidata stabilita finanziaria, le ottime strutture giovanili e una formazione solida guidata in campo dal “Papu” Gomez vi garantiranno un’ottima base di partenza per poter avviare la vostra carriera. Per quanto nella realtà la squadra sia già stata eliminata dall’Europa League da parte dei danesi del Copenaghen, potrete provare a ribaltare il reale destino della squadra e portarla a scalare le vette del secondo torneo continentale per importanza.

Bologna

Il Bologna si ripresenta ai nastri di partenza della Serie A per il quarto anno consecutivo; dalla stagione 2015-16 però i risultati non sono stati fra i più incoraggianti: 14esimo posto nel 15-16, 15esimo posto sia nel 16-17 che nel 17-18. Alla guida della squadra è stato chiamato Pippo Inzaghi, artefice del miracolo Veneziano degli ultimi due anni. La squadra ha dalla sua una solidità finanziaria di cui non tutti possono vantarsi grazie al presidente Joey Saputo, proprietario anche della franchigia MLS dei Montreal; ciò potrà garantirvi una certa tranquillità finanziaria per qualche anno (oltre ad un canale preferenziale per mettere sotto contratto alcuni talenti nordamericani) permettendovi di riportare alla gloria una squadra che in passato è stata in grado di vincere 7 scudetti e che veniva ricordata come “Il Grande Bologna, che tremare il mondo fa!”.

Cagliari

Gli anni di Gigi Riva e del miracoloso scudetto del ’69 sono un lontano ricordo. La squadra viaggia da qualche anno nei bassi fondi della serie A, nel 14-15 era addirittura retrocessa (per poi risalire istantaneamente l’anno seguente). Gli isolani sono stati di fatto i primi ad avere una ufficiosa squadra B in Serie C grazie all’affiliazione con l’Olbia; ciò vi permetterà di sviluppare i vari talenti della squadra seguendoli più da vicino nel vostro stesso contesto territoriale. La prima grossa impresa sarà tenere alla larga le squadre di mezza Europa dal gioiello Barella, o al contrario massimizzarne l’incasso per ricostruire una squadra che stenta ormai da troppo tempo.

Chievo

L’hype dell’effetto Cenerentola in casa Chievo è finito da anni e ormai la squadra viaggia nell’anonimato della medio-bassa classifica da varie stagioni. Il Chievo ha dalla sua alcuni buoni talenti nelle formazioni giovanili pronti a esordire fra i titolari, Vignato su tutti. Budget trasferimenti ed ingaggi sono poveri; la squadra è solida ma dalla panchina corta e con qualche primavera di troppo sul groppone, guidata dal portiere veterano Sorrentino. La penalizzazione di 3 punti da un lato non aiuta, anzi la colloca tra le principali candidate alla retrocessione, ma dall’altro potrà spingere la squadra a ribaltare i pronostici. La piccola frazione di Chievo (solo 4500 abitanti) vuole inoltre cementificare il proprio dominio nella città di Romeo e Giulietta dopo la retrocessione nella serie cadetta del più rinomato Hellas Verona.

Empoli

I tempi in cui il Maestro Sarri insegnava calcio dalla Toscana sono passati e l’Empoli si presenta da neo-promossa in serie A. Insieme al Sassuolo (provincia di Modena) l’Empoli è una delle due sole squadre in serie A a rappresentare un comune (della provincia di Firenze in questo caso). La squadra è una delle principali candidate alla retrocessione nonostante il campionato cadetto dominato la stagione passata, sarete in grado di ribaltare i pronostici? L’impresa non è delle più facili: i budget sono bassi e le strutture giovanili e d’allenamento sono molto migliorabili, ad aiutarvi nella vostra impresa potrebbero pensarci il bomber pugliese Caputo e la promettente stella La Gumina.

Fiorentina

Firenze è una città che vive di calcio e la Fiorentina come ogni anno si presenta ai nastri partenza carica di aspettative. I tifosi hanno ancora vividi in mente i gol di Batistuta e la rovesciata di Bressan contro il Barcellona in Champions League, ed è proprio nella massima competizione europea che si vuole tornare il prima possibile.

Anche quest’anno la squadra si avvarrà di giovani talenti pronti a fare la differenza: su tutti troviamo in porta Alban Lafont, portiere che nelle ultime due edizioni di FM ha fatto la fortuna di svariati allenatori; il reparto offensivo comprende 3 fra i migliori prospetti di tutta la serie A: i figli d’arte Federico Chiesa e Giovanni Simeone, e quel Marko Pjaca che alla Juventus prometteva faville ma causa infortuni non ha potuto mostrare il suo immenso potenziale. Le strutture giovanili sono fra le migliori in serie A e i Della Valle vi metteranno qualche milione a disposizione sul mercato da reinvestire possibilmente per altri giovani.

Frosinone

Una delle squadre più deboli sulla carta, candidate alla retrocessione; budget prossimi allo zero; strutture d’allenamento e delle giovanili da implementare. Una promozione acquisita solo grazie alla vittoria dei play-off (con polemiche annesse, dovuto al lancio dei palloni in campo durante la sfida decisiva contro il Palermo). I ciociari non hanno all’apparenza nulla da perdere, le aspettative della dirigenza sono poche, un incarico presso il Benito Stirpe potrebbe essere all’apparenza una sfida poco stimolante, ma portare al vertice una squadra di provincia che fino a 18 anni fa vivacchiava fra la vecchia serie C2 e la serie D potrebbe dare più di qualche soddisfazione; ad aiutare nell’impresa potrebbe metterci lo zampino il prestito di un certo Andrea Pinamonti.

Genoa

9 scudetti e 1 coppa Italia. Una delle nobili decadute del campionato italiano: un ottimo team di scouting che vi aiuterà a trovare talenti sparsi per il mondo, buone strutture d’allenamento e delle giovanili, Preziosi che se incalzato potrebbe allungarvi qualche milione in più nel budget trasferimenti, il derby con la Sampdoria, un ottimo gruppo di collaboratori alle spalle, Salcedo come wonderkid, ma soprattutto, Krzysztof Piątek. Gli ingredienti per una sfida divertente ci sono tutti.

Inter

Modric e Vidal… non ci sono ma la campagna acquisti dell’Inter è stata comunque probabilmente la migliore della serie A. De Vrij e Vrsaljko in difesa, Nainggolan a centrocampo, Lautaro Martinez in attacco, senza contare la permanenza di Icardi e Perisic che valgono come degli acquisti. Strutture giovanili e d’allenamento fra le migliori, budget cospicui garantiti dalla proprietà cinese e il ritorno in Champions League. C’è da consolidare sempre di più la supremazia a Milano e soprattutto c’è un triplete conquistato più di 10 anni fa che merita di essere rivendicato.

Juventus

Il Cristiano Ronaldo tre volte Pallone d’oro, il Cristiano Ronaldo vincitore di 5 Champions League, il Cristiano Ronaldo superstar mondiale, il Cristiano Ronaldo acquisto più caro della serie A. Ma basterà? Alla Juventus si augurano di sì e pensano possa essere colui che infrangerà quel tabù Champions League che manca da ormai troppo tempo. Il portoghese non sarà solo: ad aiutarlo ci sarà il figliol prodigo Bonucci, poi Dybala, Matuidi, Alex Sandro, Mandzukic, Douglas Costa, ecc., tutti calciatori di fama mondiale, tutti pilastri delle proprie squadre nazionali. La società è fra le più forti, finanziariamente parlando, al mondo.

Le strutture d’allenamento e giovanili sono fra le migliori nel panorama internazionale; il budget trasferimenti sarà fra i più alti tra le squadre presenti nel gioco. La presenza della Juventus B in serie C garantirà un’opportunità di crescita unica nel suo genere. Se da un lato vincere in Italia rischia di essere quasi una formalità, dall’altro ripetersi dopo 7 anni di dominio potrebbe non essere necessariamente così facile, il rischio compiacimento è dietro l’angolo, e se non arrivasse neanche una vittoria in nessuna competizione già dal primo anno la carriera potrebbe trasformarsi in un flop fin dal principio.

Lazio

Anche quest’anno la Lazio punta a stupire tutti; da anni ormai la società capitolina si distingue per la capacità di rinnovarsi e tornare più forte dell’anno precedente, nonostante le solite partenze eccellenti in sede di mercato. Quest’anno ad abbandonare sono stati, su tutti, il forte centrale De Vrij e Felipe Anderson, in entrata da segnalare l’esterno Durmisi e il trequartista Berisha.

Perché scegliere la Lazio per il vostro prossimo save? Strutture giovanili pronte a sfornare talenti mondiali e allo stesso tempo un ottimo team di scouting pronto a scovare diamanti grezzi negli angoli più reconditi del globo. Lotito non è quello che potremmo definire un sugar daddy, non fin dal principio almeno, bisognerà arrangiarsi inizialmente. La partnership con la salernitana garantisce un ottimo canale di crescita per i vostri astri nascenti. La squadra giocherà anche quest’anno L’Europa League, il che garantirà un boost nelle vostre finanze. Ma la motivazione più grande la si potrà trovare nello scalzare la Roma dal dominio nella Capitale, vincere all’Olimpico sarà un obbligo.

Milan

I rossoneri si apprestano ad affrontare un nuovo inizio: fuori la proprietà fantasma cinese, dentro il fondo Elliott americano. Via Kalinic e Bonucci, dentro Higuain, Caldara, Bakayoko, l’esperto Reina (pronto a fare da tutor al golden boy Donnarumma), Laxalt (ottima la stagione passata a Genova) e ai promettenti Samu Castillejo e Halilovic (eterna promessa giunta ormai a un bivio). Il ricco palmares la rende una nobile decaduta. Una ritrovata solidità economica, strutture giovanili eccellenti, uno scouting team d’eccellenza, varie partnership in giro per il mondo, la ricerca della supremazia ai danni dell’Inter a Milano e la possibilità di giocare l’Europa League da subito, rendono la missione Milan una carriera divertente e ricca di obbiettivi già dalla prima stagione.

Napoli

Anche quest’anno il Napoli proverà ad accorciare il gap tecnico con quella Juve che, da ormai troppo tempo, ha reso il campionato italiano un parco giochi personale. I partenopei hanno dalla loro un buon 11 titolare, con tanti elementi duttili tatticamente ma con un’età media avanzata; qualche buona promessa pronta a fare il salto di qualità c’è: in porta la stellina Meret, in difesa un rientrante Luperto, a centrocampo il promettente Diawara.

Le strutture d’allenamento e l’accademia sono buone ma migliorabili. Il palcoscenico della Champions garantirà ulteriori introiti che permetteranno una maggiore stabilità economica. La recente acquisizione del Bari da parte di De Laurentis (rendendo di fatto la squadra una sorta di società satellite) rimarca la volontà della dirigenza di voler rendere il Napoli un punto di riferimento per il meridione: con la retrocessione di Crotone e Benevento infatti, la squadra partenopea è l’unica a rappresentare il sud Italia. La piazza è notoriamente fra le più calde d’Italia e la pazienza della dirigenza e dei tifosi potrebbe essere limitata.

Parma

Una delle carriere più interessanti in questo FM19. La squadra è riuscita a tornare nella massima serie dopo il fallimento e la conseguente retrocessione in serie D. La proprietà cinese ha investito intelligentemente in questi due anni, garantendo le promozioni senza però creare grossi debiti. Il palmares parla chiaro per i ducali: 3 Coppe Italia, 1 Supercoppa Italiana, 1 Coppa delle Coppe, 2 Coppe Uefa e 1 Supercoppa Italiana, gli obiettivi sono chiari: riportare il Parma a un livello europeo.

Le strutture d’allenamento e giovanili sono ancora di buon livello nonostante la doppia retrocessione, ma in un paio d’anni, dirigenza permettendo, dovreste riuscire a ricreare una situazione ottimale. Tante le rivalità in campionato a partire dalle varie regionali (l’Emilia-Romagna è la regione più rappresentata nella massima serie) via via contro le grandi d’Italia. In squadra alcuni elementi affidabili per la categoria come i velocissimi Gervinho e Biabiany garantiranno la possibilità di impostare un gioco offensivo e veloce fin dal principio.

Roma

La squadra rivelazione della scorsa Champions League si ripresenta con una rosa fortemente cambiata, ma con un progetto a lungo termine che fa invidia a mezza Europa. Alle cessioni eccellenti dei vari Allison, Nainggolan e Strootman vanno a contrapporsi gli acquisti di alcuni fra i giovani più talentuosi d’Europa: Kluivert, Coric, Cristante e Zaniolo. Sono arrivati inoltre Pastore e Nzonzi ad arricchire una rosa già colma di talento.

La squadra incanta per bel gioco da parecchie stagioni ma non riesce a culminare il tutto in una vittoria di peso. La semifinale di Champions dell’anno scorso ha aumentato notevolmente la reputazione della squadra e incrementato sostanzialmente le finanze. Le strutture di squadra sono fra le migliori campionato e come in ogni versione del gioco, garantiranno la produzione di stelle meritevoli di convocazione in nazionale quasi ogni anno. Non si potrà fare a meno di notare inoltre che la Roma prova come sempre ad avere un nucleo composto da ragazzi del posto: Capitan De Rossi, Alessandro Florenzi, Luca e Lorenzo Pellegrini.

Sampdoria

I blucerchiati si candidano come possibile sorpresa della serie A. Una importante campagna acquisti composta da giocatori esperti come Saponara e il rientrante Ekdal e alcuni giovani di belle speranza (su tutti il portiere della nazionale Under 21 Emil Audero e Janko dall’Udinese) confermano che strappare i 3 punti al Marassi non sarà per niente facile. A rendere ancor più speciale una possibile carriera con la Samp sarà l’eterno confronto con il Genoa nel derby della lanterna. Il fondo acquisti non sarà particolarmente cospicuo, ma l’ottimo team di scouting (specializzato soprattutto nell’area sudamericana) sarà in grado di trovarvi alcuni diamanti grezzi su cui poter lavorare.

Sassuolo

Il team di Squinzi l’anno scorso non è andato oltre l’11esimo posto, lasciando l’amaro in bocca ai tanti tifosi che si aspettavano di più dai modenesi. Continua comunque la linea verde in sede di mercato e quest’anno si è puntato sul gioiellino scuola Milan Locatelli, assieme al prestito di alcuni buoni prospetti come Marlon (Barcelona), Odgaard (Inter) e Rogerio (Juventus). Il colpo grosso è pero l’arrivo di Kevin Prince Boateng che porta qualità ma soprattutto esperienza a un gruppo giovanissimo. La sfida dei nero-verdi sta nel far maturare un gruppo di ottime speranze guidato da Berardi. La squadra ha un ottimo bacino d’utenza da cui attingere possibili giovani stelle quale l’Emilia Romagna. La solidità finanziaria garantita dal gruppo Mapei conferisce tranquillità: il prossimo passo?! Riportare la squadra a Sassuolo sperando che la dirigenza avvii un progetto nel proprio comune abbandonando l’esilio a Reggio Emilia;

SPAL

A Ferrara, altra piazza importante in Emilia – Romagna, la squadra parte come una delle favorite per la retrocessione. Il giocatore-simbolo della passata stagione, Boriello, lasca la corte degli Este per abbracciare il nuovo progetto “tecnico” dell’Ibiza, arrivano invece Valdifiori e Petagna, sperando di ravvivare loro la carriera, e il giovane talento dell’under 21 Dickman. La squadra vuole tornare agli antichi fasti degli anni 60, quando puntava ai piani alti della classifica di serie A. Il budget trasferimenti non è fra i più alti ma gli estensi sono comunque una squadra solida con ottime possibilità di miglioramento

Torino

Se mai vi trovaste a Torino ed entraste in uno dei tipici bar sport e vi venisse in mente di chiedere quale squadra tifino lì le persone, probabilmente ricevereste delle occhiatacce e poi vi spiegherebbe che i vari torinesi acquisiti tifano Juve ma i torinesi DOC tiferanno sempre e solo Torino; spesso perché indottrinati da nonni o parenti, che ancora avevano vivido in mente il ricordo del Grande Torino. Il Grande Torino in grado di vincere 4 scudetti consecutivi. Il Grande Torino che purtroppo è scomparso a Superga. L’organico attuale vede elementi di valore assoluto: dalla coppia d’attacco Zaza-Belotti, al rientrante Soriano, Baselli, SIrigu e al prestito del promettente Aina dal Chelsea. La squadra è rodata e puntare all’Europa dal primo anno di carriera non è un’impresa impossibile.

Udinese

L’Udinese è stata fra le prime squadre in Europa ad impostare una capillare rete di scouting volta a trovare talenti negli angoli più improbabili del mondo, acquistandoli per somme infime, per poi rivenderli a peso d’oro. In origine furono Bierhoff, Marcio Amoroso e Nestor Sensini. Più recentemente basti pensare ad Alexis Sanchez. Qualcosa però si è inceppato: da un paio d’anni la macchina perfetta bianconera non trova più diamanti grezzi come prima anzi, ci porta ad assistere ad acquisti onerosi come quello di Mandragora. Il cambiamento è avvenuto nel momento in cui i Pozzo hanno deciso di investire maggiormente nel Watford e nella Premier League inglese; con la Champions c’è stato flirt durato solo poche stagioni 5 anni fa, da lì in poi il nulla. Fra i giocatori più interessanti da segnalare De Paul, da qualche anno stella indiscussa della squadra.

Articolo scritto da Stefano Sergio

 

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