Il racconto di come un viaggio può influenzare la scelta di un team.
Può un viaggio influenzare la scelta di un team? Quando ci si trova di fronte per la prima volta all’utilizzo di un gioco come Football Manager, siamo costretti a dover scegliere la prima squadra da allenare.
E spesso la decisione ci viene in aiuto grazie a qualche viaggio passato a cui ognuno di noi è rimasto particolarmente affezionato. Magari per il luogo visitato, il cibo, l’atmosfera e l’accoglienza vissuta conoscendo nuovi amici.
In questo articolo vi parlo di una città situata nel cuore delle Alpi, a pochissimi chilometri dall’Italia e che è una delle mete più rinomate per storia, cultura e sport: Innsbruck.
È la capitale del Tirolo e conta circa 120 mila abitanti. Situata nel centro della Valle dell’Inn (da cui deriva in parte il suo nome), Innsbruck dista 40 chilometri dal Passo del Brennero e più o meno altrettanti dal confine con lo Stato tedesco della Baviera. Il nome significa letteralmente “Ponte sull’Inn” e ha nel suo centro storico, con il Duomo, il Tettuccio d’Oro (Goldenes Dachl in tedesco). E poi ancora l’Hofburg e la via Maria-Theresien Straße il punto di riferimento per i visitatori che a migliaia giungono ogni anno. Intorno a se, le montagne accolgono chilometri di piste da sci incluse in uno dei maggiori comprensori alpini per gli sport invernali. Incluse le piste da bob e slittino a Igls e il trampolino per il salto a Bergisel, sedi di tappe delle rispettive Coppe del Mondo e di due edizioni dei Giochi Olimpici Invernali.
Ed il calcio?
Si, questo è l’argomento principale, perchè anche il nostro gioco preferito è stato e continua ad essere tra i più seguiti dai tirolesi, che nel weekend arrivano allo Stadio Tivoli-Neu a seguire le partite della loro squadra del cuore.
Innsbruck è la città del Fc Wacker Innsbruck. Nata nel 2002 dalle ceneri del Fussballclub Innsbruck/Tirol (che ha partecipato alla Coppa Uefa nel 1986-87 raggiungendo le semifinali). E ancora, del Fussballclub Tirol Innsbruck, esistita dal 1993 fino al dichiarato fallimento solo nove anni dopo.
Tra i personaggi che hanno fatto parte della società austriaca possiamo ricordarne alcuni più o meno conosciuti, come Kurt Jara. Quest’ultimo, da giocatore ha militato anche nel Valencia, nel Duisburg e nello Schalke 04, fino ad arrivare a quel Joachim Löw. Tecnico dei tirolesi nel 2001-2002 e che ha tanto fatto bene da CT della Germania vincendo il Mondiale del 2014 in Brasile.
Proprio con lui in panchina, il Tirol Innsbruck ebbe modo di eliminare anche la Fiorentina nella Coppa Uefa di quell’anno, grazie alla vittoria in casa per 3-1 e al pareggio per 2-2 nella gara di ritorno all’Artemio Franchi.
Il grande ritorno
Con il ritorno tra le grandi del calcio austriaco, il Wacker Innsbruck ha dovuto sempre lottare principalmente per la salvezza. Obiettivo purtroppo non sempre raggiunto, avendo militato nella seconda serie per quattro anni di fila, dal 2014 al 2018. Il ritorno in Bundesliga è durato soltanto una ulteriore stagione, causa la retrocessione immediata in Zweite Liga.
Lo Stadio Tivoli-Neu, dove vengono giocati attualmente i match casalinghi del Wacker Innsbruck, è stato costruito in occasione degli Europei giocati in Austria e Svizzera nel 2008.
Il gruppo D, che comprendeva la Russia, la Svezia di Zlatan Ibrahimovic e i futuri campioni d’Europa della Spagna giocò in questo impianto, con una capienza di 30000 posti, scesa a 16000 negli anni a venire.
L’attrazione per questa città, immediata grazie alla ricchezza di opportunità sportive, culturali e turistiche, può permettere a chiunque di scegliere Innsbruck e il Wacker come città e squadra da allenare. L’ambiente tranquillo è uno dei punti saldi di questa zona. Si può ambire, attraverso le giuste modifiche, a puntare verso traguardi molto interessanti in campionato bellissimo come quello austriaco.