La depressione come un attaccante con 10 di finalizzazione.
Avete presente la situazione che si ripete in molte delle partite di FM in cui l’attaccante di turno si trova lanciato palla al piede verso la porta e puntualmente tira addosso al portiere? Credo che sia la perfetta metafora della vita di chi per un motivo o per l’altro ha avuto a che fare con la depressione.
Infatti, il depresso, è in grado di fare una serie di cose, ciò che gli manca è il passo successivo: riuscire a godersi le situazioni piacevoli, gli manca quella che nel nostro gioco preferito chiameremmo finalizzazione.
Devo ammetterlo, è un argomento che mi riguarda e che negli ultimi anni mi ha toccato spesso. Se ci penso mi tornano alla memoria molti ricordi, momenti di sconforto totale e di piacevole ripresa, piccole e grandi gioie che mi hanno fatto apprendere un importante verità: in realtà ne vale la pena.
Ho potuto beneficiare di inseparabili compagni di viaggio, persone importanti che mi hanno dato una grossa mano e passatempi che mi hanno allietato le giornate. Quando scrivo passatempi mi riferisco a uno in particolare: Football Manager, ovviamente. Questo fantastico gioco non ha bisogno di presentazioni, è semplicemente FM e per me c’è sempre stato.
Le prime difficoltà
Il primo periodo depressivo lo ebbi da ragazzino, andavo in prima liceo, il salto dalle medie fu complicato, un grosso cambiamento che mi mise in difficoltà, ogni tanto avevo bisogno di prendermi una pausa extra dai miei doveri di scolaro, così piuttosto che andare a scuola rimanevo a casa a giocare a FM.
Era un’attività liberatoria per me, mi permetteva di tuffarmi nel mondo del calcio finalmente da protagonista e non da spettatore o da semplice tifoso.
Più di un gioco
Giocando mi sentivo padrone del mio destino, nelle vesti di allenatore potevo dare vita alle mie fantasie calcistiche, portare la mia squadra del cuore a vincere tutto e comprare giovani talenti sconosciuti portandoli alla gloria, il tutto intervallato da interviste immaginarie dove provocavo la stampa e la squadra avversaria in stile Mourinho.
Negli anni successivi Football Manager divenne una costante nella mia vita. Ogni settembre cominciava la trepidante attesa per l’uscita del nuovo capitolo e in questo periodo dell’anno ancora oggi mi sento come un bambino che aspetta il natale.
La depressione è un fardello pesante: ti senti vuoto, senza energie e apatico, ma posso giurarvi che in periodi del genere anche FM mi ha aiutato. Come quel giorno in cui la SI fece uscire a sorpresa la beta del gioco. Era una giornata uggiosa che rispecchiava il mio stato d’animo quando aprendo Steam vidi sorprendentemente il nuovo capitolo di Football Manager disponibile al download. Potete immaginare la gioia di quel momento, mi svoltò la giornata.
La verità è che FM ha riempito molti dei miei pomeriggi, sopperendo alla noia e in parte alla solitudine. Quando ti senti vuoto come mi sono sentito io, hai bisogno di un appiglio che ti liberi la mente. Molti direbbero che è solo un gioco ma FM è molto più di un gioco per me, chi non ci crede o non è mai stato depresso oppure non è mai stato un manager.